Farmacia Sardella Venafro

Campionato Divisione Nazionale C - girone H

 


Ultimo aggiornamento:  venerdì, 30 marzo 2012 16.59


La F.I.P. intende declassare il campionato DNC e la L.N.P. protesta

   

Comunicato Stampa LNP Proposta LNP

La Farmacia Sardella Venafro, capitombolo a Monopoli

Monopoli (BA), 20 novembre 2011

AP Monopoli Ssd vs Farmacia Sardella Venafro: 76 - 65

Parziali: 24 - 11, 11 - 17, 20 - 16, 21 - 21

I tabellini:

AP MONOPOLI SSD: Gentile 8, Masciulli 9, Marchetti 16, Calabretto 11, Teofilo 16, Palmitessa 8, Simone 6, Di Mola, Mitrotti 2, Lamanna. Coach: Carolillo Sergio.

FARMACIA SARDELLA VENAFRO: Mengoni Agustin 19, Ferraro Domenico 5, Minchella Raffaele 1, Durante Salvatore n.e., Alesse Andrea 12, Jelic Mitar 9, Brusello Alessandro n.e., Parlato Salvatore 15, Trentini Luciano 4. Coach: Mascio Arturo.

Arbitri: Marino Antonio e Fimiani Luca entrambi di Avellino.
Note: usciti per falli Mengoni, Alesse e Ferraro. Fallo tecnico a Trentini (Venafro)

Brutto scivolone a Monopoli. Una partita che ci ha visto soccombere già nel primo quarto senza essere mai riusciti a ricucire lo strappo. Il nervosismo e la poca coesione in campo sono stati gli ingredienti della sconfitta. Una sconfitta meritata e che ci serva da lezione. In questo sport si gioca e si vince di squadra. Bisogna da subito ritrovare la coesione, la voglia di aiutarsi e di sostenersi a vicenda per potersi riscattare.

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La Farmacia Sardella Venafro, riprende la marcia

Venafro (IS), 13 novembre 2011

Farmacia Sardella Venafro vs Planet Catanzaro: 75 - 72

Parziali: 23 - 18, 11 - 17, 20 - 18, 21 - 19

I tabellini:

FARMACIA SARDELLA VENAFRO: Cardarelli Enzo n.e., Mengoni Agustin 19, Cardarelli Antonio n.e., Ferraro Domenico, Minchella Raffaele 7, Alesse Andrea 11, Jelic Mitar 2, Brusello Alessandro n.e., Parlato Salvatore 21, Trentini Luciano 15. Coach: Mascio Arturo, vice: Vettese Luca e Vincenzo Boianelli.

planet catanzaro:
Battaglia 9, Pate 15, Ippolito, Zofrea, Scuderi 2, Pellicanò 7, Saccardo 18, Cattani 11, Pulinas n.e., Fall 10. Coach: Tunno Fabrizio.

Arbitri: Marino Luigi di Parete (CE) e Rinaldi Tommaso di S. Nicola la Strada (CE).
Note: uscito per falli Mengoni (Venafro); antisportivo a Pate (Catanzaro).

 

Riprende la marcia della capolista Farmacia Sardella Venafro. Dopo lo stop patito a Monte di Procida la scorsa domenica, gli uomini di coach Mascio portano a casa due punti pesantissimi strappando la vittoria dalle mani di una coriacea Planet Catanzaro proprio al fotofinish. Una gara, quella vissuta domenica sera al Palapedemontana, che sarà ricordata per lungo tempo dai presenti in campo e sugli spalti. Un incontro double face, in cui Catanzaro prende subito la rincorsa, ma deve poi subire un ritorno di fuoco dei locali. Grande equilibrio nella fase centrale. Poi freccia e sorpasso per Cattani e compagnia. Ma in zona “Mengoni”, i venafrani si appoggiano alla incredibile doppia tripla nei minuti finali del play argentino per ricucire e poi andare a tagliare da primi il nastro del traguardo. E in mezzo è successo di tutto. Saccardo a dominare il pitturato, Cattani a mandare in difficoltà la difesa molisana, Parlato ad infilare bombe millimetriche e allo scadere, eccetera eccetera. Partita bella e tremendamente tirata.
PRIMO QUARTO. Parte col botto Catanzaro. Pate rompe il ghiaccio, ma i venafrani sono tesi, e si vede. Sbagliano un po’ tutti al tiro per i locali e allora Saccardo con 6 punti-fotocopia nel cuore del pitturato abbatte l’umore dei presenti. Chiude il 10-0 di parziale un appoggio da sotto di Scuderi. Il time out chiesto dalla panca venafrana, risveglia gli animi dei giocatori di casa. Parlato sa cosa deve fare. Parlato SalvatoreE la sua tripla sembra scuotere i compagni. Che in un amen firmano un contro parziale con i fiocchi. Tutto lavoro dal perimetro. Così nei 5 minuti rimanenti Venafro recupera dal suo fondamentale migliore: il tiro dai 6 e 75. Prima Minchella, poi 3 volte consecutive Mengoni e due successive triple di un ritrovato Parlato. Chiusura del quarto con la scossa: parziale di 20-8 e locali avanti di 5 (23-18). Con un galattico 7/9 da 3 punti la Farmacia Sardella si rimette in sesto. Mentre gli ospiti mostrano tutti i propri limiti in caso di assenza dei 2 metri e 16 centimetri di Antonio Saccardo, in panca per Fall.
SECONDO QUARTO. Frazione interlocutoria. Venafro prende un margine di una manciata di punti, stavolta con l’iniziativa necessaria come il pane di Alesse dalla media e di Trentini al tiro dai 2 metri. I calabresi si affidano a giochi sotto per il senegalese Fall che però non è incisivo e “presente” nell’area come l’ex Campobasso Saccardo. L’equilibrio è la regola. Sbagliano i locali, falliscono gli ospiti. Segnano i venafrani, rispondono gli avversari. Non un grande quarto in fase realizzativi. Venafro segna pochissimo da sotto (3/10) meno ancora da 3 punti (1/5). Catanzaro migliora leggermente le medie e va in lunetta con maggiore presenza (6/8). Non a caso proprio dalla linea della carità opera il sorpasso al 17°minuto (32-33). Al riposo lungo si va quindi con gli ospiti avanti di un punticino. Nessun padrone ancora per questa partita. Intanto Saccardo ha già refertato 16 punti facili facili, schiacciata compresa.
Mengoni AgustinTERZO QUARTO. La terza frazione di gioco si apre con Saccardo, grande protagonista dei primi due quarti, in panca a prendere ossigeno, lasciando il posto al reattivo Fall che per la verità si fa sentire poco contro l’attenta difesa di Trentini e Jelic. Per un po’ le rotazioni volute da coach Tunno danno i frutti sperati. Il giovane Battaglia fa onore al proprio nome e ci mette tutta la verve necessaria per francobollare i tiratori di casa. Come il resto dei suoi compagni: pressione fortissima sugli esterni venafrani. Ecco il piano tattico ospite. Le due formazioni si portano a braccetto lungo i dieci minuti del periodo senza strafare. Alesse entra maggiormente nei giochi e firma canestri importantissimi per i locali. Il colored Fall battaglia con costrutto e segna 6 punti consecutivi sotto le plance. A 4 minuti dalla conclusione del quarto un buon jumper di Alesse rimette in parità l’incontro: 47-47. Sul fronte opposto Pellicanò fa prima le prove, poi brucia la retina da 3 punti per il nuovo sorpasso ospite. Ma l’assenza di Saccardo a presidiare il pitturato da più luce ai venafrani che tirano dal campo meglio e con maggiore sicurezza (esplicativo il 6/9 da 2 del tempo). Meno però dalla lunga (di nuovo 1/5 da 3 punti). Mentre sempre impeccabili dalla lunetta(5/5). Coach Tunno affida a questo punto le chiavi della regia all’esperto Cattani, che sarà fondamentale per i suoi negli ultimi 10 minuti di partita.
ULTIMO QUARTO. Gli ultimi 10 giri di lancette mettono in serio pericolo le coronarie dei presenti. Rientra Saccardo. E si sente. I due quintetti in campo giocano senza remore. Catanzaro opta ancora per la palla dentro per lo spilungone veneto. Ma Trentini, Jelic e Ferraro (quest’ultimo con il preventivato raddoppio in aiuto) prendono le misure al numero 12 ospite. Che infatti metterà a referto soltanto due punti in questo periodo, in apertura. La scelta difensiva di coach Mascio, quasi obbligata da maggiore spazio ai 4 perimetrali. Cattani conosce bene il suo mestiere e da navigato regista mette due triple consecutive piedi a terra che stimolano la panchina ospite. Trentini LucianoTanto che i successivi 2 punti da sotto di Battaglia mettono un margine di 6 punti molto pesanti in questa fase (59-65). Fondamentale si rivela a questo punto il canestro di Jelic dalla corta, che quantomeno tiene ancora coloriti i volti dei locali. Ma Battaglia non sembra ancora in versione natalizia da intenerirsi e infila una bomba dall’angolo per il 61-68 che costringe coach Mascio alla sospensione tecnica: urgente come una trasfusione. Alla ripresa l’errore al tiro da 3 punti di Ferraro sembra far calare il sipario, con Catanzaro che appare maggiormente lucida e pronta a punire i locali. Ma accade qualcosa che nemmeno gli scienziati saprebbero spiegare. I locali tornano a mostrare gli occhi di tigre, che ne hanno fatto la capolista. E riescono a firmare un parziale mortifero di 8-0 che manda in bambola la formazione viaggiante. E Mengoni capisce che deve fare la differenza. Come solo lui sa fare. Prima Trentini è freddissimo al tiro in sospensione contro Saccardo, poi il play argentino trova per ben due volte consecutive il fondo della retina dai 6 e 75. Una bolgia nel palazzetto. Una statua di sale coach Tunno. Ma chi ha scritto il copione di questa partita deve aver vissuto 7 vite. A due minuti scarsi dalla sirena finale Mengoni esce di scena per un 5° fallo discutibile. E Pate non sbaglia i due liberi vitali del 69-70. Come andrà a finire? Supplementari in vista? Prima di tutto accade che Saccardo vada ad accomodarsi in panca per aver calamitato troppa attenzione da parte del duo arbitrale nell’uso del corpo (e dei gomiti) per prendere posizione in area. In campo Fall. Poi capita che Parlato fallisca una buona tripla per dare ancora suspense all’incontro. Come fa sul ribaltamento Pate che perde palla miseramente. E allora Trentini punisce gli ospiti recuperando un pallone nel pitturato sfuggito a due giocatori calabresi e appoggiando facile: +1 Venafro! Catanzaro avrebbe ancora tempo per ribaltare la situazione, ma Cattani serve un pallone lob per Fall in post molto lungo (mancano i centimetri di Saccardo) e così il giocatore senegalese in difficoltà di controllo del corpo è costretto a servire Pellicanò che fallisce la tripla sullo scadere dei 24’’. La Planet è così costretta al fallo sistematico per rimediare. E in lunetta va il giovane Minchella. Che come in altre occasioni si dimostra freddissimo e fa il pieno per il + 3. Una manciata di secondi ancora da giocare e Cattani (forse in debito di ossigeno, avendo giocato quasi 35 minuti) non trova il feeling con il canestro dalla lunga per il tentativo di pareggiare. Ancora sistematico. Stavolta è l’esperto Alesse a prendersi la linea della carità per chiudere e mandare i titoli di coda. Ma il giocatore di Rieti fa 0/2 e consegna un nuovo tiro della speranza per gli ospiti. Che però sono molto ingenui tanto da perdere palla in attacco mandando ora ai liberi Parlato che non fallisce e mette la parola fine ad una contesa dalle mille emozioni. Inutile il canestro sulla sirena di un solitario Battaglia.

 

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Farmacia Sardella Venafro, si spezza il filotto di vittorie

Monte di Procida (NA), 6 novembre 2011

Pol. Virtus Monte di Procida vs Farmacia Sardella Venafro: 79 - 78

Parziali: 15 - 19, 24 - 28, 18 - 15, 22 - 16

I tabellini:

VIRTUS MONTE DI PROCIDA: Giroli 12, Errico S. 15, Innocente 26, Scotto di Perta 3, Regio 2, Cennicola n.e., Andrè 9, Errico M. 11, Lubrano n.e., Conte 1. Coach: Di Lorenzo Gennaro

FARMACIA SARDELLA VENAFRO: Mengoni Agustin 27, Cardarelli Antonio n.e., Ferraro Domenico 11, Minchella Raffaele 10, Alesse Andrea 15, Zeoli Roberto n.e., Jelic Mitar 4, Brusello Alessandro, Parlato Salvatore 5, Trentini Luciano 6. Coach: Mascio Arturo; Vice: Vettese Luca.

Arbitri: Matranga Maurizio e Vilardi Matteo di Alcamo (TP)

Note: usciti per falli: Trentini e Minchella (Venafro); Giroli e Innocente (Monte di Procida). Antisportivo a Errico Salvatore (Monte di Procida).
 

Si spezza alla settima partita il filotto di vittorie consecutive della Farmacia Sardella Venafro. Sul complicato campo di Monte di Procida la truppa di coach Mascio vede unirsi tutti i puntini negativi possibili: Mengoni Agustinun duo arbitrale assolutamente non all’altezza che mette fuori causa quasi subito un Trentini in gran spolvero (alla fine solo 7 minuti per il lungo argentino che aveva fatto 6 punti con un ottimo 3/4 dal campo) a cui sanziona anche solo l’intenzione di fare fallo (!), lasciando giocare invece durissimo qualcuno per niente “innocente” sul versante locale; ben 24 palle perse (contro le fisiologiche 13 dei campani), molte delle quali senza alcuna pressione avversaria; la serata non proprio positiva di alcuni uomini al tiro (non sempre però attivati con il dovuto timing del gioco); la poca freddezza e lucidità nei momenti topici (sull’antisportivo fischiato a Errico il Venafro era avanti di 15 con due liberi e possesso; ma tutto senza costrutto); l’aver rimesso in partita Procida permettendole il sorpasso nei minuti finali, abbandonando il gioco collettivo di squadra che aveva fatto la differenza fino a qual momento. E nonostante tutto il solo e semplice punticino che ha diviso alla fine della contesa le due formazioni la dice lunga sulle possibilità di poter vincere per i venafrani. Vittoria dei campani raggiunta grazie ai 26 punti di Innocente (fino a domenica sera accreditato di 15 punti di media), ma soprattutto sfruttando il vantaggio nel pitturato consegnato loro per l’estromissione di Trentini dalla gara da parte dei due fischietti in campo. Ma anche i locali possono recriminare sulla propria assoluta inaffidabilità dalla linea della carità: il 15/30 finale ai liberi per Giroli e soci non è lusinghiero. Ma tant’è, Procida ha avuto il merito di crederci fino alla fine, di sfruttare le proprie caratteristiche di gioco, e di condurre sul terreno più propizio per i colori di casa gli avversari. Ingenui questi ultimi a concedere ossigeno ai campani nel momento più importante e con il controllo della partita nelle proprie mani.
PRIMO QUARTO. I venafrani impongono subito uno scossone alla gara. Nei primi 5 giri di lancette vanno già sul 4-10 e poi sull’8-12. Ma con Trentini gravato di 3 falli, fischiati con una grande superficialità e complicità da parte delle giacchette grigie. Venafro controlla bene il gioco e riesce a mantenere fuori dal ritmo Giroli con una buona difesa. Alesse AndreaE sfruttando appieno i varchi nel pitturato, oltre al tiro dalla media. I campani lavorano di fisico, portando Andrè a duellare sotto con i lunghi ospiti. E il 2 metri e 4 di casa porta fieno in cascina caricando di falli Trentini. Ma falli con “l’aiutino” soprattutto di Vilardi, secondo fischietto in campo. Molto casalingo, e troppo bipolare per non vedere anche i falli, spesso al limite del regolamento, di qualche giocatore di casa. Fatto sta che Procida rientra in partita con autorità, punendo ogni singolo errore in attacco dei venafrani. Tanto da rimanere in scia allo scadere del primo quarto.
SECONDO QUARTO. Il quarto successivo viaggia su una doppia intensità, rispetto al precedente. Si impennano d’improvviso le medie in campo. Le due formazioni liberano le proprie armi. Giroli infila 8 punti dei suoi 12 complessivi in questa frazione con due triple, una in apertura e l’altra in chiusura di tempo. Nel mezzo tanto lavoro di Innocente che referta 13 punti, di cui 11 consecutivi che reggono le pretese dei locali. Sul fronte opposto però Venafro risponde alla grande andando a sigillare una prova di grande sostanza. Dopo soli 3 minuti di gioco gli uomini di coach Mascio sono sul meritato +11 (17-28), mettendo in partita anche un ottimo Minchella. Al giro di boa del tempo però i campani si riprendono l’elastico mettendo carburante nelle gambe di Innocente che commette il suo primo fallo dopo ben 15 minuti di gioco…. In casa Venafro per un po’ si spegne la luce, anche perché Mengoni prova a infilare i corridoi per la penetrazione, ma non sempre concludendo alla perfezione. E l’ingresso di Brusello per Jelic da respiro ai lunghi ospiti. Ma il pari è servito a 4 minuti dal riposo lungo ad opera di Mattia Errico che capitalizza una palla persa da Parlato. Procida mette il naso avanti, ma sul 39 pari successivo il black out si materializza per Giroli e compagnia. Che si vedono timbrare un perentorio 8-0 dai venafrani che li porta al riposo sul 39-47. Frutto di 5 punti di Minchella (con una tripla) e di un perfetto gioco da 3 punti concluso da Mengoni.
Ferraro DomenicoTERZO QUARTO. L’inizio del terzo periodo è feroce per i venafrani. In un amen, cioè un minuto e mezzo i giocatori molisani affondano il coltello. Subito Jelic brucia la retina da 3 punti. Poi è Alesse dalla media a prendersi il jumper giusto. E dopo l’errore di Scotto Di Perta da 3 punti, Ferraro in sottomano manda i suoi sul +15 (39-54),costringendo la panchina di casa alla sospensione tecnica. Che serve a poco, visto che Salvatore Errico subito si vede sanzionare un antisportivo per fallo su Jelic. Il tutto a 7’32’’ dalla conclusione. Ma il lungo ospite fa 0/2 dalla lunetta e Venafro spreca il possesso successivo fallendo la tripla da titoli di coda con Mengoni dall’angolo. Passata la paura Procida si rimette in sesto, ma con grande fatica. La stessa che però fa Venafro a superare la zona “mascherata” degli avversari. Specie se il tiro dall’arco non trova la via. E così pian pianino Giroli e soci recuperano il margine. E con un contro parziale di 10-1 si riappropriano della propria sorte: 49-55 e ancora 3’34’’ da giocare. Recupero possibile grazie soprattutto ad un buon lavoro di Salvatore Errico ed una tripla piedi a terra di Innocente. E anche grazie alla pessima vena al tiro dalla lunga degli ospiti (2/7 nel fondamentale dei 3 punti). Ma la Farmacia Sardella riesce con difficoltà a mantenere un buon margine, non più in doppia cifra, però. Fino al 57-62 del terzo periodo. Con chiusura del tempo con sfondo fischiato a Mengoni in penetrazione un po’ forzata.
ULTIMO QUARTO. L’ultima frazione va in scena con un sottofondo infernale di trombe e fischietti da parte dei supporters di casa. Una bolgia. E i venafrani pagano dazio perdendo la bussola. Smettono di giocare di squadra vivendo di iniziativa privata. Procida ci mette grinta e approfitta delle medie avvilenti dei molisani (alla fine 2/7 da 2 e 1/4 da 3 punti). In una irreale situazione di caos tattico in campo un buon contributo lo danno anche i due arbitri che abbonano ai passi sia Ferraro che Alesse, ma non quelli evidenti di Scotto Di Perta che attiva Mattia Errico per il pareggio da 3 punti: 64-64 a 7’46’’ dalla sirena finale. Coach Mascio intuisce il pericolo e chiede time out per recuperare lucidità ai suoi. Ma Procida mette la freccia definitiva subito. Anche perché il solito Vilardi, arbitro dalla lunga prospettiva, vede, lui solo, il quinto fallo di Trentini. Il lungo argentino avrebbe, usiamo il condizionale, spostato Innocente in funzione di post basso con il solo ausilio della coscia sinistra. Fatto sta che i locali ringraziano e allungano con un immediato 4-0 con Giroli lesto anche ad attivarsi in contropiede dopo persa di Ferraro. Minchella RaffaeleFase difficile per i colori molisani, che invece di giocare con intelligenza si lasciano trascinare in un mercato degli errori. I campani mantengono sempre il vantaggio, che arriva ad essere minimo a 2’22’’ con i due liberi di Mengoni per il 71-70. Fase importante. Andrè fa passi e sul versante opposto il giovane Minchella preferisce prendersi subito il tiro dalla corta, fallendolo. Allora Andrè si rifa mettendo l’appoggio buono a 1’25’’: +3 Procida. Venafro ha nelle corde la possibilità di recuperare. Ma Ferraro rifiuta un buon tiro da 3 per commettere infrazione di passi. E il laziale esce per far posto a Jelic. E manco a dirlo, Vilardi vede subito fallo del neoentrato su Andrè che così fa il pieno dalla lunetta per il 75-70. A 55’’ dalla fine. Difficile il recupero per gli ospiti in condizioni così. Specie se Mengoni non riesce a trovare la via del canestro in penetrazione e Alesse fa 1/2 dai liberi. Non c’è proprio verso di rimettere in piedi la gara, anche se il ricorso al fallo sistematico e qualche azzardo in attacco (come la tripla finale di Mengoni) mandano tutti a fare la doccia con un solo punto di differenza tra le due squadre. Molto rammarico per la Farmacia Sardella Venafro per le modalità della sconfitta in una partita gestita bene fino al rettilineo finale. Ma lasciata sfuggire dalle mani senza la giusta reazione. Grande gesto di sportività dei tifosi ospiti, circa una trentina, che hanno comunque applaudito i giocatori venafrani a fine gara. Esame che non ha sancito nessun bocciato né promosso per la truppa di coach Mascio. Ma tutti rimandati al prossimo test. Catanzaro, domenica prossima tra le mura amiche.
P.S.: ennesima nota a margine. Anche domenica il tavolo addetto al netcasting ha commesso errori nell’attribuzione dei punti. Infatti analizzando il referto si evince che: Mengoni avrebbe 27 punti, e non 29 segnature; Ferraro 11 reali e non i 13 attribuiti; Minchella 10 anziché 8, Parlato 5 invece dei 3 del tavolo a bordo campo. Ci chiediamo: chi si è distratto stravolta?
 

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Farmacia Sardella Venafro, signori la capolista

Trani (BT), 30 ottobre 2011

Lotti JuveTrani vs Farmacia Sardella Venafro: 59 - 66

Parziali: 15 - 19, 14 - 12, 19 - 17, 11 - 18

I tabellini:

LOTTI JUVETRANI: Cicivè 10, Di Nanni 10, Delli Carri 12, Dell'Aquila 17, Bertolini 2, Martino 6, Martellucci 2, Cammillucci, Papagni n.e., Antonelli n.e.. Coach: Domenico Gadaleta.

DYNAMIC VENAFRO: Cardarelli Enzo n.e., Mengoni Agustin 18, Cardarelli Antonio n.e., Ferraro Domenico 7, Minchella Raffaele 2, Durante Salvatore n.e., Alesse Andrea 15, Jelic Mitar, Parlato Salvatore 13, Trentini Luciano 11. Coach: Mascio Arturo; Vice: Vettese Luca e Boianelli Vincenzo.

Arbitri: William Raimondo e Melchionda Raffaello di Roma

Con una gara di grande intensità e maturità la Farmacia Sardella scavalca a piè pari anche l’ostacolo, difficilissimo, della Lotti Trani e mantiene la testa solitaria della classifica generale. Al Pala Assi gli uomini di coach Mascio devono sudare le fatidiche sette camice per domare i giocatori di mister Gadaleta apparsi sì determinati, ma altrettanto nervosi e insicuri nella fase calda della partita. E comunque rimasti sempre appiccicati a Mengoni e soci per tutto l’incontro. Difficile definire i migliori per i molisani. Certamente l’ingrediente aggiunto per i venafrani in questa stagione è la consapevolezza di essere maturi e un solido gruppo. Sul versante opposto grande prova dei soliti noti, Delli Carri e Dell’Aquila che dalla lunga hanno saputo mantenere vive le speranze pugliesi fino alla fine.

PRIMO QUARTO. Che la gara non sarà facile per i venafrani lo si intuisce subito. L’esperto Mengoni sbaglia due passaggi in due azioni consecutive senza alcuna forzatura. E la prima tripla del cecchino Alesse che apre le danze non illuda. Trani sarà un osso duro. Nonostante il parziale di 9-0 per gli ospiti che li porta sul 4-12( tutto frutto della mira infallibile dall’arco dei 3 punti di Alesse e Mengoni con due bombe per ognuno), i locali si tengono sul pezzo grazie ai punti dalla corta di Di Nanni e Cicivè. Riuscendo a recuperare fino al 15-19 del periodo. Periodo in cui contribuisce a portare legna per i molisani, anche Ferraro con tripla e jumper solitario. Lo 0/4 da 3 punti per i bianchi di casa al cospetto del 5/9 degli ospiti nello stesso fondamentale impallidisce le velleità di Trani. Mentre la lotta ai rimbalzi esalta Trentini da un lato e Di Nanni dall’altro.

Agustin MengoniSECONDO QUARTO. La seconda frazione è assolutamente interlocutoria. Nessuno scossone alla gara, ma molta tattica in campo. Coach Gadaleta piazza subito una zonaccia 2-3 con pressione molto alta sui tiratori ospiti. E la fatica con cui i venafrani riescono a movimentare la palla per garantirsi un tiro buono è eloquente. Come la difficoltà nel servire palle giocabili per i lunghi. Trani recupera però poco, soprattutto per la notevole quantità di palle perse e infrazioni di passi. Le due formazioni ora sono speculari anche negli errori. E procedono a braccetto. Venafro conserva un minimo vantaggio di 2/4 punti. Ma la partita non decolla. Basta dare una occhiata ai numeri della frazione. La Farmacia Sardella tira con un risicato 1/6 da 3 punti, come un pessimo 2/6 da 2 punti. Fortuna che la freddezza dalla linea della carità (5/6) tiene in vita i ragazzi di patron Di Giovanni abili a sfruttare al meglio l’attivazione del bonus dei locali già da metà tempo. Ma Trani non è da meno: 2/5 dall’arco e un normale 4/9 da 2. E null’altro. Le medie bassissime dal campo riducono al lumicino ipotesi di allungo da parte venafrana e di sorpasso da parte pugliese. E così si va al riposo lungo con Venafro avanti di soli due punti:29-31.

Andrea AlesseTERZO QUARTO. Nella terza frazione le due squadre rientrano in campo maggiormente motivate. Dandosi battaglia per ogni pallone. Con il permesso del duo arbitrale che lascia giocare in maniera molto fisica,con contatti anche evidenti, favorendo soprattutto Trani che attua una pressione molto alta sui palleggiatori ospiti. Non a caso Venafro apre le marcature del tempo dalla lunetta con il 2/2 di Mimmo Ferraro e poi di Trentini per il 29-35. Nel festival degli errori un posto degno trovano anche i due fischietti in campo che in meno di un minuto sanzionano 3 falli consecutivi ai venafrani, azzerando di colpo il precedente metro applicato, molto permissivo. E Trani si avvicina pericolosamente. Alesse prova a respingere al mittente i tentativi di casa, ma i venafrani soffrono maledettamente la zona applicata con dovizia dai locali. E i ragazzi di coach Gadaleta mettono la freccia. Il pareggio è al giro di boa del periodo. Con un mini parziale di 8-2 Delli Carri e compagnia impattano sul 37 pari anche grazie alla tripla del giovane Martino (copiato dallo stesso numero 7 di casa). Trani trova la via da 3 punti con maggiore sicurezza e mette la freccia proprio con questo fondamentale grazie alla precisione di Dell’Aquila. Luciano TrentiniSul fronte ospite Parlato ci prova almeno in due occasione ma dalla lunga ancora è latitante. Venafro però tiene botta da grande squadra. Trova il pieno dalla lunetta con Mengoni e al resto pensa Alesse con la solita bomba per il 42 pari. Parità con cui si arriva fino al quarto successivo. Ma con Delli Carri (4 falli) e Dell’Aquila (3) gravati da falli.

ULTIMO QUARTO. Gli ultimi 10 minuti di gioco sono molto avvincenti. Venafro sbanda in alcuni frangenti e Trani sembra poter recuperare e fare sua la partita. I primi due giri di lancette mantengono inalterato l’equilibrio. A provare a spezzare il quale è una tripla di Parlato, ”entrato” ora di prepotenza in partita. Tanto da raddoppiare la dose con una immediata bomba per il 50-56 che rimette colorito sui volti della panchina ospite a poco più di 7 minuti dal termine. Colpo del ko? Nemmeno per sogno. Trani è un esame di maturità con la lode per i venafrani. E Dell’Aquila un fattore per i suoi. Infila subito un tiro dagli 8 metri che mette adrenalina ulteriore sul parquet. La zona di casa lascia alcune maglie aperte nella difesa. E Trentini e Jelic sono bravi a trovarvi spazio. Il lungo argentino si prende l’appoggio per il + 5, che diventa + 7 con un rapido contropiede di Alesse dopo errore al tiro di Di Nanni. Time out Trani con una eternità ancora da giocare. Ben 6 minuti e mezzo. Salvatore ParlatoCosì Dell’Aquila riprende la predicazione dall’arco infilando una nuova tripla micidiale per il delirio dei tifosi di casa. Ma l’urlo dei supporters locali viene subito strozzato in gola da Salvatore Parlato che brucia la retina da 3 punti con grande mestiere. E’ il segnale. Venafro mantiene il fortino e anzi allunga con Trentini per il 56-65 a 3’35’’ dalla sirena finale. Quasi i titoli di coda. Specie dopo che Bertolini perde palla in attacco. E la sospensione tecnica chiamata da coach Mascio è salutare: tirare il fiato e ragionare. Facile a dirsi. Infatti Venafro sbaglia la rimessa dal proprio canestro riconsegnando palla ai giocatori di casa. Che proprio non sembrano apprezzare i continui regali ospiti e perdono l’ennesima occasione. I restanti 180 secondi mettono sul tavolo il medesimo copione: Venafro gioca fino allo scadere dei propri 24’’ senza costrutto e Trani fatica a segnare. Così il ricorso al sistematico attiva tardi il bonus che manda Mengoni ai liberi per l’ 1/2 del 56-66,per il + 10 da garanzia fideiussoria. La ultima, nuova bomba di Dell’Aquila serve solo per le statistiche.
Un successo meritato, ma ottenuto con un enorme prova di carattere e maturità da Parlato e soci. Fondamentale per affrontare ancora da capolista solitaria la prossima insidiosa trasferta in quel di Monte di Procida. Menzione speciale per gli oltre 30 tifosi ospiti che si sono sobbarcati quasi 600 km per seguire i propri colori. Come accade oramai da inizio campionato. Bravi, coraggiosi, generosi e…rumorosi.

Domenico FerraroUltima annotazione a margine. Dal referto rosa (quello ufficiale) emerge con chiarezza come Ferraro abbia messo a referto 7 punti (legittimi e palesi), mentre dal tavolo del net-casting (quello che viene trasmesso alla Lega e ai giornali, divenendo nei fatti il “foglio ufficiale della partita”), risulta, erroneamente che il giocatore laziale ha totalizzato solo 2 punti (il travaso è stato a vantaggio di Parlato autore di 13 e non 18 punti, ndr). La considerazione che avanziamo è la seguente: può un referto definito ufficiale, ed elaborato dal tavolo principale, venire scalzato da quello ufficioso, ricco di possibili errori, e a volte non corrispondente alla realtà dei fatti, elaborato da un tavolo a bordo campo che deve carpire, intuire i segnali degli arbitri, i tocchi a rimbalzo, gli assist e le palle perse, godendo spesso di pessima visuale? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Farmacia Sardella Venafro, la manita

Venafro (IS), 23 ottobre 2011

Farmacia Sardella Venafro vs Geofarma Mola: 79 - 70

Parziali: 28 - 18, 11 - 22, 20 - 14, 20 - 16

I tabellini:

DYNAMIC VENAFRO: Cardarelli Enzo n.e., Mengoni Agustin 4, Cardarelli Antonio, Minchella Raffaele 21, Alesse Andrea 22, Jelic Mitar 6, Brusello Alessandro, Cocozza Matteo n.e., Parlato Salvatore 8, Trentini Luciano 18. Coach: Mascio Arturo, vice: Vettese Luca e Vincenzo Boianelli.

GEOFARMA MOLA: Laquintana 5, Ruggiero n.e., De Bartolo n.e., Gentile, Rollo 18, Picuno 2, Luisi 14, Marra 10, Di Mola 12, Persichella 9. Coach: Lotesoriere Alessandro.

Arbitri: Rodia Pietro e Marzullo Ciro di Avellino

Arriva la quinta meritata vittoria in casa Farmacia Sardella Venafro. Al termine di una battaglia ricca di mille spunti il cuore, la voglia e la coesione del gruppo di casa mettono il punto esclamativo sulla gara, mai dominata del tutto, ma sempre in controllo. Al cospetto di Mola, formazione che non merita lo zero in classifica, coach Mascio deve spremere i suoi uomini pescando dalla panchina l’ossigeno per Trentini e soci. In considerazione dell’assenza di Mimmo Ferraro (stiramento sulla via della guarigione) e del play argentino Mengoni in panchina per la firma e fermo per un problema ad un tallone. Così è Minchella, giovane 20enne del vivaio, a dover fare gli straordinari insieme al resto della truppa. E proprio il numero 9 di casa sarà protagonista di una gara quasi perfetta:21 punti, 4/4 da 2, 5/7 dal campo e 10/12 ai liberi (soprattutto freddo dalla lunetta nei minuti finali). Per una valutazione complessiva da 29. Mola non si è mai arresa arrivando anche al sorpasso a metà gara (39-40) ma perdendo la bussola negli ultimi giri di lancette.

PRIMO QUARTO. Pronti via e Venafro subito avanti. In un paio di minuti e mezzo Alesse(due triple) e Minchella firmano il 10-4 d’apertura. Gli ospiti tengono botta con Di Mola e soprattutto Rollo, rimanendo agganciati al quintetto venafrano. Che però allunga ulteriormente grazie ad un ottimo Trentini. Sul 19-12 time out per Mola. Alla ripresa però i locali piazzano un altro parziale deciso e raggiungono la doppia cifra di vantaggio (26-16) frutto del lavoro di Minchella in penetrazione e di una nuova bomba di Alesse. I pugliesi faticano a trovare la via anche per una ottima difesa individuale dei giocatori di casa che non concedono metri a Marra e compagnia. E il tempo si chiude con un eloquente 28-18 con il contributo anche di Parlato. Un periodo in cui i venafrani hanno tirato con un preciso 6/8 dalla media ed un chirurgico 4/5 dalla lunga. Mentre Mola ha registrato un buon 8/12 da 2, ma null’altro.

SECONDO QUARTO. La frazione successiva rovescia le carte in tavola. I molisani rientrano in campo scarichi psicologicamente e abbassano notevolmente le proprie medie (alla fine del quarto da 2 segnano con un pessimo 2/7 come l’ 1/5 da 3 punti). E Mola riprende colorito. Laquintana suona la carica per i suoi infilando una tripla solitario, dando il via al parziale di 9-2 che rimette in carreggiata i pugliesi: 30-27 a 5’40’’ dal riposo lungo. La reazione locale è tiepida. Alesse trova il tiro dall’angolo ma subendo fallo e il suo 3/3 conseguente dalla lunetta è oro colato. I locali faticano molto per aprire la scatola difensiva ospite. Soprattutto per la zona piazzata a presidio del canestro dall’allenatore ospite Lotesoriere. Una zona 2-3 alternata ad una 3-2 volta ad evitare tiri facili per le temibili guardie tiratrici di casa. Andrea AlesseE il pareggio è servito a 3 giri di lancette dal termine, dal solito Rollo in funzione di pivot: 33 pari e tutto da rifare per gli uomini di coach Mascio. Il lungo montenegrino Jelic mantiene avanti i suoi, come Alesse successivamente con la classica tripla. Ma Mola sul filo di lana riesce ad andare al riposo lungo con un solo punto di vantaggio: 39-40 con due canestri in successione di Luisi e Picuno chiudendo il periodo con un 22-11 per i pugliesi bravi al tiro dalla media(8/12) e con ben 5 palloni recuperati trasformati in punti. Pessima la media al tiro per i venafrani: 2/7 da due, 1/5 da 3 punti e 5 palle perse.

TERZO QUARTO. Al rientro in campo coach Mascio catechizza i suoi: zona 2-3 seguendo i tagli. E se nel periodo precedente erano stati i venafrani a pagare pegno per l’attacco alla zona ospite, ora sono i pugliesi ad andare in bambola nelle fasi d’attacco. Ma occorrono 5 minuti ai venafrani per annullare il gap e rimettere in moto la locomotiva. Intanto Luisi non alza bandiera bianca e allunga l’elastico per i suoi andando a prendersi due jumper da solo. E chiude il cerchio Marra che brucia la retina da 3 punti. Mola avanti 42-47,dopo 2 minuti e mezzo di gioco del penultimo tempo. La sospensione tecnica chiesta dalla panchina di casa riporta il sereno tra i giocatori del Venafro. In un amen i locali si riappropriano della partita timbrando un parziale di 8-0 a firma di uno strepitoso Trentini (dominatore nel pitturato), di un ottimo Jelic freddo al tiro dalla corta e di Salvatore Parlato: 50-47. Ripreso il controllo delle operazioni, Minchella e soci aprono varchi nella difesa ospite con intelligenza tattica. Prova a dare una scossa alla gara Persichella trovando il fondo della retina da 3 punti. Ma la immediata risposta, perentoria, nello stesso fondamentale di Alesse annichilisce le pretese pugliesi. Così la Farmacia Sardella Venafro chiude la frazione avanti. Frazione in cui la differenza è stata concretizzata dal dominio a rimbalzo (11) e nella perfetta percentuale del 50% in ogni angolo del campo al tiro. Mola recrimina sulla gestione di alcuni possessi in attacco e sull’aver attivato presto il bonus a favore dei locali.

ULTIMO QUARTO. L’ultima frazione di gioco non sposta di una virgola il tema tattico e l’andamento della gara. Nonostante Alesse abbia 4 falli sul groppone, i venafrani si dimostrano maturi nel gestire il gioco difensivo. Raffaele MinchellaAntonio Cardarelli prende il posto in campo del giocatore di Rieti, mentre Minchella prosegue il suo dettato in regia mantenendo vivi i propri compagni in attacco. Ma Mola è squadra mai doma e dura da abbattere. Luisi trova canestro e fallo per un gioco da 3 punti pesante. A cui da seguito con una tripla nell’azione successiva. Che vale il nuovo (per la seconda volta) sorpasso ospite: 59-60. Spettri aleggiano al Palapedemontana. Ma Minchella è bravissimo a prendersi le penetrazioni giuste per la lunetta. Dimostrandosi freddo e cinico. Coach Mascio, nel frattempo, parlotta in panca con il play argentino Mengoni. E il motivo di tanto confabulare si capisce dopo un paio di minuti. Il numero 6 di casa va a posizionarsi sul cubo del cambio e fa il suo ingresso in campo tra l’ovazione generale. Materia grigia doppia sul parquet ora per Venafro. Nonostante un immediato sfondo Mengoni contribuisce alla causa dando man forte a Minchella nella gestione dei possessi. E mettendo a referto 4 punti preziosi e 2 assist (uno meraviglioso per Trentini nel pitturato) in 8 minuti di gioco. IL resto arriva da una bella tripla dall’angolo di Parlato per il 69-62 a meno di 4 minuti dalla sirena finale. I pugliesi sembrano alle corde, provano gli ultimi colpi di coda con Persichella e Di Mola nel pitturato, ma allo sprint è Venafro ad arrivare prima sul traguardo. Soprattutto facendo il pieno dalla lunetta con Alesse, Mengoni ed un perfetto esecutore come Minchella (gli ultimi 10 punti dei venafrani sono tutti dalla linea della carità per il ricorso al fallo sistematico di Mola). Arrivando ad una vittoria molto sudata, ma assolutamente meritata. Ed ora due trasferte consecutive. La prima a Trani. Sperando di recuperare gli infortunati Ferraro e Mengoni. Mentre il gruppo continua a crescere. Come le quotazioni in casa Venafro.
 

Pasquale Sorbo

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La Farmacia Sardella Venafro, il poker è servito

Napoli, 15 ottobre 2011

Megaride Basket Napoli vs Farmacia Sardella Venafro: 74 - 82

Parziali: 24 - 25, 18 - 15, 13 - 23, 19 - 19

I tabellini:

Megaride Basket Napoli: D'Angelo, Mangiapia 3, Cristiano 17, Mangani 5, Arena 13, Tredici 11, Morgillo 7, Domenicone 6, Conte 3, Tammaro 9. Coach: Massimo Massaro.

DYNAMIC VENAFRO: Cardarelli Enzo n.e., Mengoni Agustin 15, Cardarelli Antonio, Ferraro Domenico 13, Minchella Raffaele 4, Alesse Andrea 23, Parlato Salvatore 18, Jelic Mitar 2, Brusello Alessandro n.e., Trentini Luciano 7. Coach: Mascio Arturo, Vice: Vettese Luca.

Arbitri: Perrone Stefania e Luca Cristina Teresa di Catania

Ulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della Farmacia Sardella Venafro. La determinazione a proseguire in questo trend vincente è di casa. I ragazzi del Presidente Paolo Di Giovanni a Napoli, contro una coriacea Megaride Basket Napoli, hanno  dato una ulteriore prova del proprio valore. E pensare che prima dell'inizio del campionato, sui forum specializzati dai post di molti addetti ai lavori, questo roster era stato considerato di media-bassa classifica. Mengoni e Trentini in fase calante, Ferraro, Alesse, Parlato, Jelic e Minchella discreti giocatori ma nulla di chè. Invece tutti, compresi i giovani del vivaio che di volta in volta vengono alternati: Zeoli, Cocozza, Durante, Brusello ed i gemelli Cardarelli stanno dando prova del proprio valore tecnico e morale. Ovviamente, ben orchestrati dalla sapienza di coach Arturo Mascio coadiuvato dai vice Luca Vettese e Vincenzo Boianelli. Siamo ben consapevoli di essere all'inizio del campionato e che qualche amara sconfitta possa arrivare, ma noi tutti crediamo fortemente in questi ragazzi, che ogni giorno sudano in palestra, per poi regalarci la domenica delle emozioni uniche. Tanto è vero che nella trasferta di Napoli, per la prima volta,  la squadra è stata seguita da alcuni aficionados, che hanno potuto esultare per un'altra vittoria.

L'avvio della gara è stato al fulmicotone. Andrea AlesseAl 5' minuto il tabellone segnava già 5 - 14 dove i venafrani mordevano i locali con un perentorio di un +9.  Il primo quarto si chiudeva con un 24 a 25, con i napoletani in netto recupero e con appena di 1 punto di scarto. I due fischietti Perrone Stefania e Luca Cristina Teresa  hanno fatto subito intendere di non voler consentire una gara maschia. Penalizzando così, più del dovuto, la difesa venafrana. Nel secondo quarto la Megaride Napoli rispondeva punto a punto e si portava a fine quarto sul 42 - 40 con un +2, mentre tra le fila venafrane Domenico Ferraro aveva sul groppone già 4 falli. Terzo quarto. La determinazione della Farmacia Sardella Venafro saliva in cattedra ricucendo il divario e portandosi a fine quarto (55 - 63) con un +8. Ultimo quarto decisivo e con i venafrani sempre più convinti di volere portare a casa la posta in palio. Così è stato, fermando il tabellone sul 74 - 82 con un finale di +8. Tra il tripudio dei supporter venafrani la Farmacia Sardella Venafro ha potuto gioire del poker servito. Sugli scudi il cecchino Andrea Alesse per lui 23 punti a referto. Parlato (18), Mengoni (15), Ferraro (13) tutti in doppia cifra. Non meno importante la prova di Trentini (7), di Minchella (4) e Jelic (2).

Domenica 23 alle 18.00, arriva a Venafro la Geofarma Mola. Tra le cui fila rispetto allo scorso campionato mancano pezzi pregiati come Teofilo, Grimaldi e Risolo. Al momento sono a zero punti in classifica ma di certo non vanno per niente sottovalutati. La Farmacia Sardella Venafro oggi è considerata da tutti come la squadra da battere a qualunque costo e coach Lotesoriere verrà a Venafro con questo intento. Però, i venafrani non sono sazi di vittorie e tra l'altro non hanno dimenticato che la Geofarma Mola fu la squadra che ci penalizzò ai quarti di finale nella stagione passata. I vari Mengoni, Trentini, Ferraro, Minchella, coach Mascio, il vice Vettese e la società tutta lo ricordano bene. Per cui voglia di riscatto per tutti. Domenica al PedeMontana  vogliamo il pubblico delle grandi occasioni e che diventi il sesto uomo in campo a sostenere i propri beniamini.

Per tutti emozioni assicurate!

Vincenzo Ferraro

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Farmacia Sardella Venafro, il tris è servito

Venafro (IS), 13 ottobre 2011

è proprio il caso di dire che: "Se un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi ma se tre indizi sono una prova." La Farmacia Sardella Venafro con il tris di vittorie consecutive ha dato prova del proprio valore e vuole proseguire in questa striscia vincente. Dopo tre vittorie su tre partite è alla vetta della classifica, anche se in coabitazione,  per differenza canestri.

La partenza contro il C.U.S. Jonico Basket Taranto, matricola in questo campionato di Divisione Nazionale C, non è stata per niente brillante. Chiudendo il primo quarto (10-13) sotto di tre lunghezze. Nel secondo quarto la musica cambia, il motore diesel è caldo (fuori piove ed è freddo) ed i ragazzi serrano le fila. Già nei primi 5' minuti lo svantaggio viene recuperato (22-18) per raggiungere alla fine del quarto il punteggio di 31-23. Dopo la pausa lunga, la musica non cambia, anzì diventa più soave. Spettacolari giocate dove l'atletismo dei nostri ragazzi la fanno da padrone. Degna di nota una "stoppatona" di Domenico Ferraro. Il terzo quarto si chiude con il tabellone che segna 46-30. Nell'ultimo quarto si prosegue ad incrementare ancora il divario. Tant'è che coach Arturo Mascio dà spazio ai giovani di casa. Matteo Cocozza che mette a segno una bomba dall'angolo e Roberto Zeoli che scrive due punti a referto in terzo tempo su assist di Salvatore Durante. Che ragazzi! Per niente intimoriti dalle colonne tarantine! Il match si chiude con il punteggio di 66-46. Dove Parlato, Mengoni, Ferraro, Alesse e Trentini sono andati tutti a referto in doppia cifra. L'attacco è stato meno proficuo delle volte passate, ma la difesa ha fatto la voce grossa tenendo gli "universitari tarantini" a soli 46 punti. Il tris è servito! Ora il pensiero è rivolto a sabato prossimo in trasferta a Napoli. Ospiti della Megaride Basket Napoli di coach Massimo Massaro. Tra le fila dei napoletani ci sono Tammaro e Cristiano, giocatori di tecnica sopraffina.

Vincere fa bene e noi a Napoli vogliamo calare un poker di vittorie.

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

 


La Farmacia Sardella Venafro vs C.U.S. Jonico Bk Taranto

 Due video: stoppata di Domenico Ferraro ed interviste a fine partita.

 

 


La Dynamic Venafro targata "Farmacia Sardella", cala il tris

Venafro (IS), 9 ottobre 2011

Farmacia Sardella Venafro vs C.U.S. Jonico Bk Taranto: 66 - 46

Parziali: 10 - 13, 21 - 10, 15 - 7, 20 - 16

I tabellini:

DYNAMIC VENAFRO: Mengoni Agustin 10, Ferraro Domenico 11, Minchella Raffaele 3, Durante Salvatore, Alesse Andrea 11, Zeoli Roberto 2, Jelic Mitar 2, Cocozza Matteo 3, Parlato Salvatore 13, Trentini Luciano 11. Coach: Mascio Arturo, vice: Vettese Luca e Vincenzo Boianelli.

C.U.S. Jonico Bk Taranto: Greco Andrea 1, Ambrosecchia Gianluca 12, Fanelli Daniele 7, Moliterni Giambattista 12, Valentini Giovanni 4, D'Amicis Maurizio 6, Biafora Emanuele n.e., Di Bari Federico n.e., Cavallo Eligio, Libroia Raffaele 4. Coach: Leale Nicola.

Arbitri: Ringoli Giuseppe Pio di Roma e Capotorto Gianluca di Palestrina (Roma)

Terno secco sulla ruota di Venafro. La Dynamic del presidente Paolo Di Giovanni conquista un'altra vittoria, la terza consecutiva su tre disputate, spremendo Taranto con un ventello di differenza e rimanendo capolista, in coabitazione, di questo entusiasmante girone H della Divisione Nazionale C.

Il Tris è ServitoPartita da ritmi lenti e poco accattivante dal punto di vista dello spettacolo con moltissimi errori al tiro per le due compagini. Grande fisicità nel pitturato per gli uomini di coach Leale che contano sui due lunghi “pesanti” Valentini (205 cm di altezza) e D’Amicis (208 cm), ma scontano l’assenza del play Giuffrè, fermo ai box. Sul fronte venafrano parziale recupero a metà per il pivot argentino Trentini, che ha ripreso proprio in settimana ad allenarsi dopo essere stato fermo per una noia muscolare circa 3 settimane.
PRIMO QUARTO. Palla a due e partenza fulminea degli ospiti. I cecchini di casa Alesse, Parlato e Mengoni hanno le polveri bagnate e proprio non riescono a trovare il feeling col canestro da 3 punti (0/6 nel fondamentale). Approfittano così i tarantini che in un amen si portano sul 7-0 grazie al duo Valentini-Moliterni abili dalla media. Prova ad arginare la falla Parlato, ma i locali sono assolutamente impacciati. Lenti e farraginosi. Non da meno i pugliesi che almeno si prendono quel poco di vantaggio dagli errori al tiro della truppa di coach Mascio. Come Ambrosecchia che punisce con una tripla pesante uno sbaglio da sotto di Ferraro. D’Amicis poi gode di un leggero vantaggio in centimetri sotto le plance e lo fa pesare. Matteo CocozzaLa frazione, assolutamente incolore per i molisani si chiude presto sul 10-13 (10 punti in 10 minuti!!). Lo scout parla chiaro: 1/9 da 3 punti (grazie all’ 1/2 del giovane Minchella!!), 1/4 da 2. Poca legna alla causa. Non eccezionali le medie degli ospiti, ma la normalità del gioco e delle conclusioni di Moliterni e soci paga. Almeno in questa frazione di gioco.
SECONDO QUARTO. LA partita non riesce a decollare. Si procede per inerzia. E gli errori dal campo si segnalano a iosa. Coach Mascio gioca la carta Trentini, reduce da un infortunio. Il lungo argentino da la scossa ai suoi, ma senza strafare. Pian piano i giocatori di casa si riprendono il terreno perso. E il sorpasso avviene alla metà del quarto grazie alla ritrovata via del canestro da 3 punti del play di casa Mengoni: 19-17. I venafrani giocano leggermente meglio. A differenza dei pugliesi che non riescono a fare giochi validi per garantire l’uno contro uno per i lunghi. Anzi sono proprio i dirimpettai di D’Amicis e Valentini a segnare nel pitturato avversario. Jelic difende bene e realizza anche. Ferraro, un jolly imprendibile, fa il resto. Con Trentini che presidia l’area difensiva con estrema facilità. Taranto si paralizza e fatica a trovare la via. Il nuovo arrivato Cavallo è ancora lontano dalla forma migliore, mentre Fanelli non ingrana. La difesa locale da il meglio nel pitturato proprio mentre Alesse trova il ciaf da 3 punti. In 3 giri di lencette la Dynamic mette il turbo. Ferraro e Trentini da sotto si fanno valere, mentre il solo D’Amicis tiene a galla i suoi nell’altra area. E Parlato ancora non trova l’abbraccio della retina dalla lunga. Ma i venafrani sono saldamente avanti nel punteggio. Al riposo lungo il tabellone segna: 31-23. E allo scout è eloquente il pessimo 0/6 degli ospiti da 3 punti.
Salvatore DuranteTERZO QUARTO. La ripresa delle “ostilità” non lascia speranze al nutrito pubblico presente sugli spalti: non sarà un'altra partita. Infatti trascorrono invano 3 lunghi minuti di nulla: errori al tiro, palle perse, falli ingenui. Da ambo le parti. Rompe nuovamente il ghiaccio Mimmo Ferraro che prima si prende uno sfondo da Fanelli e poi va a realizzare in appoggio ben assistito da Parlato. Il +10 è servito. E l’intensità difensiva degli uomini di coach Mascio è asfissiante. Tanto che ancora Fanelli è costretto ad un fallo giudicato antisportivo dagli arbitri dopo aver perso l’ennesima palla in attacco per intercetto di Trentini. Venafro mantiene la distanza di sicurezza anche senza la certezza di Alesse, un pò’ in ombra in attacco, ma molto determinato nelle vesti di difensore. Nonostante una prova per niente convincente in attacco i venafrani mantengono lo scarto in doppia cifra (38-28 a 3’30’’ dalla sirena e 40-30 un minuto dopo), arrivando anche al massimo vantaggio con cui chiudono il quarto: 46-30. Frutto delle operazioni d’attacco che portano Alesse e Parlato a ritrovare la vena al tiro da 3 punti dopo ottima circolazione di palla. Taranto paga una pessima mano al tiro sia dalla media che dalla lunga: 3/10 da 2 e 0/3 da 3.
QUARTO QUARTO.
Gli ultimi 10 minuti di gioco non spostano di una virgola il tema tattico della partita. Le medie complessive dal campo si alzano leggermente e le due squadre segnano di più. Ma senza incidere sull’esito finale dalla contesa. Che è ora nel totale controllo dei venafrani. I quali ci mettono poco per dilatare il vantaggio grazie alla enorme energia che riescono a trovare negli uomini migliori, ma anche dai giovani del vivaio. Alesse riprende il cammino interrotto dando segnali positivi. Come Parlato che è utile come il pane soprattutto nei giochi da post andando a prendersi un vantaggio con Greco in marcatura. Roberto ZeoliNonostante la tripla di Libroia dopo un paio di minuti ci pensa subito Parlato a replicare nello stesso fondamentale per il 51-35. Jelic difende benissimo su D’Amicis mentre Mengoni rimane in panca per un problema alla caviglia. I pugliesi, che giocano a ritmi lentissimi nonostante la necessità di recuperare non trovano mai la via facile per servire sotto le plance i due spilungoni. Difficoltà, questa, che fa il paio con la pessima serata al tiro delle guardie (1/5 da 3 nell’ultimo quarto per un complessivo 2/19 cadenzato anche dal tremendo 10/21 ai liberi) e con il dato dei rimbalzi totali: Taranto 29 Venafro 44, in un fondamentale in cui gli ospiti alla vigilia apparivano nettamente favoriti. Così la gara scivola via condotta con saggezza e testa dagli uomini di Mascio nel sicuro porto venafrano. Soprattutto grazie all’opera demolitrice (ritrovata) di Alesse abile a riprendersi le sue triple pesanti. Con una delle quali manda ancora al massimo vantaggio i locali a 5 giri di lancette dalla sirena lunga: 56-37. Il resto è una bellissima cornice di tifo per i giovanotti terribili del vivaio venafrano. Una spinta dei tifosi per i vari Matteo Cocozza, Salvatore Durante e Roberto Zeoli che l’allenatore venafrano manda a battagliare sul parquet negli ultimi minuti finali. Fiducia abbondantemente ripagata dal canestro da 3 punti di Cocozza e dall’ottimo appoggio di Zeoli per i 5 punti consecutivi finali del perentorio +20. Con assist da lode di Salvatore Durante. Partita in ghiaccio da tempo, che per la verità Taranto ha fatto poco per cercare di ribaltare specie nell’ultima frazione. Mentre i venafrani si sono dimostrati ancora una volta squadra compatta e mentalmente forte. Con un bel pubblico e con una buona dose di sfrontatezza. E sabato si viaggia alla volta di Napoli. Palabarbuto. Avversario la Megaride. Palla a due alle ore 19.

 

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Dynamic Venafro vs C.U.S. Jonico Taranto, pregara

Venafro (IS), 8 ottobre 2011

Dopo due vittorie consecutive, la Dynamic Venafro, domani contro il C.U.S. Jonico Basket Taranto, punta a fare il tris. «Vincere aiuta a vincere» La vittoria giova, più vinci e più potrai vincere; siamo certi che non si può sempre farlo perché non dipende solo da noi ma anche dagli avversari di turno, però pensarlo ed essere determinati certamente aiuta!
Incontro questo che giunge dopo il superlativo successo ottenuto, buttando il cuore oltre l’ostacolo, dai ragazzi di coach Arturo Mascio, nella trasferta a Benevento di domenica scorsa nella seconda di campionato. Dove il gaucho Augustin Mengoni è stato MVP con ben 35 punti a referto. Con lui hanno brillato, e non di luce riflessa ma di luce propria, Domenico Ferraro con 15 punti, Andrea Alesse e Salvatore Parlato per entrambi 14 punti a testa. Buono anche l’apporto di Mitar Jelic, che stà sopperendo all’assenza di Luciano Trentini, e del giovane Raffaele Minchella, in grande crescita.
Però non dimentichiamo, che alla prima di campionato contro la Pall. Città di Airola, Salvatore Parlato realizzò ben 30 punti con una valutazione di 51.
Il C.U.S. Jonico Basket Taranto si presenta al PedeMontana di Venafro con una vittoria, di domenica scorsa contro la Pallacanestro Mola, ed una sconfitta subita all’esordio a Napoli contro la Megaride Basket Napoli. Al momento occupa la sesta posizione in classica. Non sarà certamente facile spuntarla: la squadra annovera tra le proprie fila giocatori come Giuffrè, Fanelli, Ambrosecchia, Moliterni e Valentini che né sono lo starting five. Da parte dei venafrani c’è la forte convinzione di proseguire nel trend vincente e regalare al proprio pubblico un’altra vittoria tra le mura amiche.

Palla a due domenica 9 ottobre alle ore 18 al PedeMontana di Venafro.


Dirigeranno la gara i signori Ringoli Giuseppe Pio di Roma e Capotorto Gianluca di Palestrina (Roma)

Vincenzo Ferraro

Ufficio stampa Basket Venafro

 


La Dynamic Venafro a Benevento, che impresa!

Ragazzi superlativi che hanno saputo buttare il cuore oltre l'ostacolo.

Benevento, 2 ottobre 2011

Pallacanestro Benevento vs Dynamic Venafro: 78 - 87

Parziali: 26 - 22, 14 - 11, 21 - 24, 17 - 30

I tabellini:

PALL. BENEVENTO: Credendino 11, Gaido 6, Grimaldi n.e., Piscitelli 22, Sergio 2, De Martino, Di Palma 2, Ausiello 19, Cavalluzzo 5, Cavallaro 11. Coach: Leonetti Giacomo.

DYNAMIC VENAFRO: Cardarelli E. n.e., Mengoni 35, Cardarelli A. n.e., Ferraro 15, Minchella 3, Alesse 14, Jelic 6, Brusello, Cocozza n.e., Parlato 14. Coach: Mascio Arturo, vice Vettese Luca.

Arbitri: Marino Antonio di Mercogliano (AV) e Marsico Marco di Avellino.

Note: usciti per falli Gaido e Piscitelli (Benevento). Antisportivo a Mengoni (Venafro); tecnico alla panchina del Venafro e tecnico al dirigente del Venafro addetto al tavolo.

Concede il bis con un fragoroso 78-87 la Dynamic Venafro andando a violare il PalaParente di Benevento con una grandissima prova di maturità tattica e soprattutto mentale.

Clicca per vedere le fotoLa truppa di coach Mascio vive una partita dai mille volti, regge l’urto del ritorno dei locali, pareggia i conti negli ultimi giri di lancette e messa la freccia, doma le sfuriate di Piscitelli e soci. Bissando così l’ottimo successo in apertura di stagione di domenica scorsa con l’Airola in casa. Alla vigilia entrambi gli allenatori devono rinunciare a due pedine fondamentali: la guardia tuttofare Grimaldi per i campani, il lungo di sostanza ed esperienza Trentini per i molisani. Ma la gara non risente. Anzi tutti i protagonisti danno vita ad un incontro molto spettacolare con sussulti e recuperi da infarto.

Partono fortissimi gli ospiti. Apre le danze il solito Piscitelli, ma i venafrani si accendono in un attimo. In un paio di giri di lancette il parziale di 11-0 è servito grazie a Ferraro e a 3 triple consecutive dei cecchini Alesse, Mengoni e Parlato: 3-13 e Leonetti si vede subito costretto alla sospensione tecnica per tamponare. Al ritorno in campo, i locali ci mettono maggiore determinazione. Così, guidati da un buon Credendino si riprendono il margine firmando un contro parziale di 11-0 che rimette le cose a posto. Frutto del contropiede fulmineo dei corridori di casa. E di una imprevedibile sosta “mentale” degli avversari. Sullo slancio Benevento trova con maggiore facilità la via del canestro, appoggiando le opzioni d’attacco sulle spalle del duo Piscitelli-Cavallaro che approfittano anche dei due falli già refertati a Ferraro. A 2’35’’ dal primo mini intervallo il neoentrato Minchella si prende un buon jumper e piazza il sorpasso:17-18. Ma è fuoco di paglia. I molisani sembrano maggiormente impacciati e poco fluidi in attacco. E pessimi al tiro dalla lunga. Viceversa i beneventani trovano maggiore feeling col canestro, specie in contropiede e dalla media. A mantenere in piedi la baracca ospite ci pensa Mengoni freddo dalla lunetta per un doppio 2/2 che chiude il tempo sul 26-22 e con Ferraro che ha sul groppone 3 falli.

Augustin MengoniLa seconda frazione vive di maggiore equilibrio solo per i primi 5 minuti, in cui entrambi i quintetti refertano 7 punti a testa. Il tema tattico è abbastanza semplice: i locali giocano maggiormente per Piscitelli sotto che sfrutta la propria rapidità per mettere in crisi la difesa ospite, non disdegnando le triple di Ausiello. I venafrani provano una circolazione di palla adeguata per attivare le guardie al tiro. I 5 minuti successivi sono ad appannaggio del Benevento che punisce sistematicamente i grossolani errori in attacco di Mengoni e compagnia. Non è un caso che in un amen Gaido e soci si trovino ad un meritato +9 (40-31) che la dice lunga sull’andamento della gara. E come al solito è la lunetta a mantenere in vita i venafrani, con un abile Ferraro. Ma i 7 punti di differenza inducono coach Mascio ad una attenta riflessione durante l’intervallo lungo. Anche perché le statistiche parlano chiaro: 1/5 dall’arco e 3/7 da 2 non è un bel vedere.

L’inerzia della partita cambia però ad inizio terza frazione. Nonostante, da subito, Ausiello apra le marcature con un facile appoggio, la Dynamic Venafro è maggiormente sul pezzo. In un solo giro di lancette si porta dal 42-33 al 42-40 con un ottimo movimento di Jelic ben servito da Mengoni, il quale poi chiude il cerchio con una solita tripla. Benevento accusa il colpo. Coach Leonetti si affanna dalla panca a trovare le rotazioni giuste. Ma i suoi uomini migliori sotto le plance, Piscitelli e Cavallaro, soffrono una più efficace difesa di Ferraro, Parlato e Jelic. E i tiratori fanno cilecca. Ma la partita in questa fase non decolla. Gli attacchi delle due formazioni mancano di incisività e le palle perse sui due fronti si contano a frotte. Le squadre si tallonano e attivano i rispettivi bonus che modificano il punteggio con il solo ricorso alla lunetta. Una mano ai locali prova a darla il play ospite Mengoni che dopo aver perso palla nell’area avversaria commette un ingenuo fallo giudicato antisportivo dal duo arbitrale. Nonostante ciò però i dieci in campo giocano alla pari, anche nel punteggio. Fino agli ultimi 60 secondi. Quando anche la panchina venafrana prova a dare un contributo alla “causa” locale facendosi fischiare un tecnico per proteste. Inevitabile il +4 per Benevento che archivia il terzo periodo mentre Minchella fa tutto bene tranne l’appoggio finale solitario sulla sirena.

Domenico FerraroSi arriva così agli ultimi agitatissimi ed entusiasmanti 10 minuti di gioco. Primo sprint per i locali che partono subito bene con la bomba di Ausiello (64-59) e la tripla di Gaido (67-60). A ciò si aggiunge una bella dose di protagonismo dell’arbitro Marsico che trova opportuno sanzionare con un tecnico ed una conseguente espulsione (difficile capirne il motivo, per la verità) per il dirigente del Venafro addetto al tavolo. Conseguenza di ciò un bel 2/2 dalla lunetta per Credendino più possesso per i campani. I venafrani però sono squadra più matura rispetto al passato e non si perdono d’animo pur giocando così così. Mengoni tiene insieme i cocci dei suoi e prova a ricostruire lo spirito di gruppo. Aiutato in ciò da una maggiore verve difensiva di Alesse, Ferraro e Parlato, con Jelic a fare a sportellate nel pitturato. Un primo segnale arriva in breve tempo: Mengoni inventa letteralmente un canestro e nell’azione successiva è Alesse a bucare la retina da 3 punti. Altra formazione in campo ora, quella della Dynamic Venafro. Non scalfisce nemmeno la tripla di Piscitelli per il +7. Gli ospiti ragionano di più e difendono meglio. Anche a zona quando serve. Il pareggio è nell’aria. E arriva a 4’50’’ dalla conclusione. Credendino e Gaido sono meno lucidi e hanno un bel bagaglio di falli a referto. In più Piscitelli diviene l’unica e sola opzione d’attacco per i suoi. Prevedibile e meglio difeso. Così Credendino sbaglia da sotto e protestando si becca il meritato tecnico che manda in lunetta per il pieno Mengoni. Dal possesso conseguente è Parlato a sfruttare la linea della carità per fallo di Biagio Sergio. Pari e patta: 72-72. Tutto da rimettere in gioco. Entra in scena la grande difesa ospite. Il primo è Alesse che costringe subito ai passi Ausiello. E stavolta i venafrani non falliscono in attacco. Proprio Alesse chiude in solitaria un bel contropiede dopo l'errore al tiro di Piscitelli. Sorpasso ospite. L’allenatore di casa cerca di contenere il play molisano Mengoni alternando in marcatura su di lui i due registi di casa Gaido e Credendino. Ma a lungo andare il numero 6 ospite si rivela il fattore in più per i venafrani. Il resto lo fa la squadra difendendo divinamente. Così proprio Mengoni inventa un canestro al limite dei passi per il 74-76 a 2’38’’. Nell’azione successiva proprio Gaido commette sfondo (4° fallo) e concede una nuova palla per Venafro. E quando il gioco si fa importante i giocatori importanti salgono in cattedra. Se Mengoni è abile a segnare il panico tra gli avversari, Alesse è mortifero nel siglare la tripla dall’angolo che manda gli ospiti sul +5 proprio nella fase più delicata della gara (74-79). Con meno di 2 minuti da disputare. Benevento si affida ai suoi uomini più d’esperienza. Ma senza ottenerne vantaggio. Gaido forza inspiegabilmente penetrazione e tiro, fallendo miseramente. Sul fronte opposto Mengoni in un gioco a due con Parlato chiama al raddoppio Biagio Sergio che ingenuamente commette fallo mandando in lunetta il forte giocatore argentino che però fa 1/2. Ma la gara pare segnata. A ben vedere è proprio il trio di atleti più atteso di casa Gaido- Credendino- Piscitelli a deludere. Non è un caso che proprio Ausiello infili la tripla della speranza:77-80. Ma i venafrani timbrano un parziale da circoletto di 7-1 che manda i titoli di coda. Ci pensa il solito Mengoni che estrae dal cilindro tutto il repertorio di esperienza e atletismo di cui è dotato. Al limite dello sfondo realizza in appoggio dai 3 metri e costringe al fallo per il libero supplementare proprio il suo marcatore, Credendino. La freddezza del play da il + 6 per Venafro(77-83) a 45’’ dalla sirena finale. E se poi Gaido fa 1 su 2 dalla linea della carità, quasi più nessuno dei presenti può credere al recupero miracoloso. E così, la gara si chiude dalla linea della carità con Mengoni e Ferraro che non falliscono. Una vittoria importantissima per il sodalizio di patron Di Giovanni che ora potrà provare la via del recupero del lungo argentino Trentini che tornerà ad allenarsi proprio questa settimana al fine di cercare il tris di vittorie domenica prossima tra le mura amiche con la formazione del Cus Jonico Taranto.

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Dynamic Venafro in trasferta a Benevento, per la seconda di campionato

Venafro (IS), 1 ottobre 2011

Chi ben comincia è a metà dell’opera.” e “Se il buon giorno si vede dal mattino.”

Il citare questi due proverbi è abbastanza comune nell’uso quotidiano della nostra vita, ma nel nostro caso ben si adoperano a presentare il nuovo cammino nel campionato di Divisione Nazionale C della Dynamic Venafro, che domenica pomeriggio alle ore 18 affronterà in trasferta la Pallacanestro Benevento. Incontro questo che giunge all’indomani del convincente successo interno, di domenica scorsa nella prima di campionato, riportato dai ragazzi di Arturo Mascio. Pur privi di Luciano Trentini, i venafrani hanno saputo imporsi fin dalla palla a due su Airola, formazione decisamente ostica, grazie alle incisive prove di Salvatore Parlato e Augustin Mengoni. Da Alesse, Ferraro, Jelic, Minchella, Brusello, Zeoli ed i gemelli Cardarelli, tutti applauditi dal pubblico, presente al Pedemontana, che ha voluto esternare la piena soddisfazione ed apprezzamento per la netta vittoria. Con la Pallacanestro Benevento non sarà certamente facile: la squadra, già affrontata in amichevole nella fase di precampionato, è ben assemblata per questa categoria, con giocatori di esperienza quali su tutti Credendino e Piscitelli, reduci dalla sconfitta di Catanzaro ma vogliosi di un pronto riscatto nella prima tra le mura amiche. Da parte dei venafrani c’è la forte intenzione di proseguire nel trend vincente, mettendo a segno così anche la prima vittoria in trasferta della stagione.

Arbitreranno la gara i signori Antonio Marino di Mercogliano (AV) e Marco Marsico di Avellino.

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio stampa Basket Venafro

 


Buona la prima per la Dynamic Venafro

Venafro (IS), 25 settembre 2011

Dynamic Venafro vs Pallacanestro Città di Airola: 95 - 71

Parziali: 29 - 14, 22 - 18, 25 - 19, 19 - 20

I tabellini:

DYNAMIC VENAFRO: Cardarelli Enzo, Mengoni Agustin 26, Cardarelli Antonio 2, Ferraro Domenico 6, Minchella Raffaele 4, Alesse Andrea 17, Zeoli Roberto 2, Jelic Mitar 5, Brusello Alessandro 3, Parlato Salvatore 30. Coach: Mascio Arturo, vice Vettese Luca.

PALL. CITTA' DI AIROLA: Falzarano Daniele10, Iannarilli Nicola 9, Albarella n.e., Del Vecchio 13, Smorra Ferdinando 4, Mascolo Giuseppe 10, De Sisto Gennaro 4, Riccio Fabio 21, Marsicano n.e., Niccolai Luciano, Coach: Esposito Pierluigi.

Arbitri: Lupelli Lorenzo ed Alessio Sansone di Aprilia (LT)

Buona la prima. Con una vittoria mai in discussione e con sprazzi di bel gioco la Dynamic Venafro bagna il suo esordio in questa terza stagione consecutiva nel campionato di C-Dilettanti (ora Divisione Nazionale C) dominando in lungo e in largo la formazione dell’Airola arrivando anche a sfiorare i 100 punti di score.

Salvatore ParlatoIn una partita in cui l’ala Salvatore Parlato assolve al ruolo di mattatore assoluto con 30 punti e una valutazione complessiva da evidenziatore, coach Mascio ha saputo ben motivare i suoi entrati in campo con il giusto impatto mentale e con la necessaria determinazione. Al resto hanno pensato un ottimo Mengoni, un motivatissimo Alesse e i due “lunghi” da battaglia Ferraro e Jelic. Assente per infortunio l’altro pivot da garanzia assoluta,Luciano Trentini, buone le prove nel complesso della panchina. In evidenza tutto il prodotto locale: Raffaele MInchella, Alessandro Brusello, Roberto Zeoli e i due tremendi gemelli Cardarelli (Antonio andato anche a referto su assist del fratello Enzo!). Nulla da fare per Del Vecchio e soci, apparsi incapaci di incidere in una gara in cui la migliore organizzazione di gioco dei venafrani ha avuto vita facile in entrambe le aree. Sin dalla palla a due appare chiaro che il pallino del gioco è tutto nelle sagge mani del play argentino Mengoni che attiva di volta in volta i suoi. Pronti via e Venafro firma subito un parziale di 8-0 opera di una tripla dallangolo di Alesse, un gioco da 3 punti di Mengoni e un appoggio da sotto di Parlato. Del Vecchio e Smorra tamponano la piccola emorragia ,ma in un amen i locali rimettono distanza grazie ad un freddo Jelic dalla lunetta e al solito Mengoni per il 15-5. Il margine di 10 punti è il timbro sulla gara. Un distacco che di fatto gli ospiti non riusciranno più a colmare. Anzi. I 5 minuti successivi accrescono le differenze. Parlato continua a predicare ottimo basket assecondato in questo dai compagni. Che danno un’ottima impressione anche in difesa. Squadra più compatta e coesa e molto perimetrale nelle fasi offensive. Airola ci prova dalla lunga distanza sperando in Riccio e Smorra,ma i primi dieci minuti segnano un eloquente +15 per i molisani. Nonostante due triple consecutive di Iannarilli e Riccio i venafrani non si scompongono minimamente. Parlato trasforma in oro e punti ogni pallone che tocca (compresa una tripla allo scadere a mò di palleggio pallavolistico!!), Ferraro, Jelic e Brusello aprono la scatola sotto le plance per dare poi punti ad Alesse e Minchella. Augustin MengoniIl tutto condito dalla sapiente regia di Mengoni. Così in altri 5 minuti Venafro si porta sul 41-24 con buona pace dei pochi tifosi campani giunti in Molise con la speranza di rivedere la gara equilibrata dello scorso anno. Prima del riposo lungo ci pensa ancora Mengoni a scaldare gli appassionati con due micidiali bombe alla sua maniera mandando i titoli con due tempi di anticipo. L’impressione di tutti è chiara: Venafro in assoluto controllo della partita. La seconda frazione registra anche il primo massimo vantaggio:+21(58-37 per mano di un pungente Alesse). E mentre coach Mascio può ben pescare dalla panca trovando minuti e punti nei suoi giocatori, l’allenatore ospite prova senza costrutto a spronare Smorra e compagnia, storditi in realtà dalle scorribande in contropiede dei venafrani. Così nelle aperte praterie ospiti trovano conforto Brusello (peccato il suo 3/6 ai liberi), Roberto Zeoli (2/2 ai liberi)  e i velocissimi Cardarelli. All’ultimo intervallo si va con un rafforzato 76-51 con chiusura del tempo di Del Vecchio abile ad appoggiare da sotto. L’ultimo quarto è da copione. Ma il tema tattico della gara è tracciato da tempo e nulla può accadere oltre. Coach Mascio concede fiato ai suoi uomini migliori tenendo sulla corda il resto dei giocatori in campo. Riccio e Falzarano sul versante campano ci mettono la faccia e mantengono comunque in piedi la barca anche se con molto affanno. La gara si chiude (si fa per dire) con l’ultimo e prezioso canestro di Antonio Cardarelli su assist in contropiede del fratello gemello Enzo. Due punti per la storia per il gemello. Due punti che vogliono dire pasticcini in settimana. Ma soprattutto due punti importanti conquistati dalla squadra di patron Di Giovanni che rompono il ghiaccio in questa nuova avventura. In una stagione che si preannuncia entusiasmante ancorché difficile. A partire da domenica: trasferta a Benevento per rendere visita ad una compagine di assoluto rispetto che deve riscattarsi da una sconfitta all’esordio. E ancora senza il lungo di riferimento Trentini.

Pasquale Sorbo

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Dynamic Venafro, ottima la prima

Venafro (IS), 25 settembre 2011

Un vecchio detto dice: "Chi ben comincia è a metà dell'opera".


In attesa dell'articolo del nostro cronista, foto ad iosa dei nostri protagonisti.

Vincenzo Ferraro

Ufficio stampa Basket Venafro

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La Dynamic Venafro, pronti al via

La prima di campionato a cui partecipiamo per il terzo anno consecutivo. Ospite al Pedemontana la Pallacanestro Città di Airola.


Dopo la lunga sosta estiva, ufficialmente inizia il campionato di Divisione Nazione C - girone H (ex C1, ex C Dil.). Di sicuro sarà un campionato ancora più avvincente e combattuto del passato grazie alle modifiche normative fatte dalla Federazione, che obbligando l’iscrizione a referto di cinque under e cinque senior nel campionato di Divisione Nazionale A, ha causato, in questo campionato, un aumento di presenze di senior di qualità, che per trovare una squadra sono stati costretti a scendere di categoria.
Il nostro roster, allestito da coach Arturo Mascio e dal Team Manager Valter Zaccardelli, è composto da sette senior: Augustin Mengoni, Domenico Ferraro, Luciano Trentini, Andrea Alesse, Salvatore Parlato, Mitar Jelic e Alessandro Brusello e da una folta nidiata di under del nostro vivaio: Raffaele Minchella, Enzo Cardarelli, Antonio Cardarelli, Pasquale Montanaro, Salvatore Durante, Alessandro Di Lauro, Roberto Zeoli, Nicandro Potena e Matteo Cocozza.
Per vari motivi, mancano dal roster: Furio De Monaco, Mohamed Loughlimi, Marvin Trimarchi, Andrea Lepore, Claudio Berardi, Antonio Cardinale ed infine coach Ciro Cardinale. A loro un grande in bocca a lupo.
Pensiamo di essere abbastanza competitivi e di potercela giocare con chiunque. Le qualità individuali ci sono, ma non bastano, in questo sport si vince di squadra e se riusciamo ad essere un team coeso, dove ognuno si sacrifica e si sostiene, allora tutti insieme possiamo raggiungere risultati insperati. Parole queste che ben ribadì il Presidente Paolo Di Giovanni ai giocatori il giorno del raduno. Dove tra l’altro disse: «Siamo giunti fin qui con enormi sacrifici, ma è un onore per me, per la società e per la Città di Venafro partecipare per il terzo anno consecutivo al Campionato di Divisione Nazionale C. La crisi economica, che tutti stiamo vivendo e ci attanaglia, ha decimato tantissime società sportive, che sono state costrette a chiudere i battenti. Ma Venafro no! Venafro c'è! Siamo orgogliosi di esserci, anche se con alcune difficoltà, che ci hanno indotto ad essere più parsimoniosi di quanto già lo eravamo

Appuntamento domenica 25 alle ore 18.00 al Pedemontana.

Arbitreranno l'incontro i Sigg. Lorenzo Lupelli e Alessio Sansone di Aprilia (LT)


Buon Basket a Tutti!


Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

 


La Dynamic Venafro, ultima amichevole con la BPF Basket Cassino

Cassino (FR), 17 settembre 2011

Ultima amichevole prima dell’esordio in campionato, domenica 25 alle ore 18.00 al Pedemontana, contro la Pallacanestro Città di Airola.

Amichevole di valore contro la BPF Basket Cassino che milita anch’essa, per il primo anno, nel campionato di Divisione Nazionale C (DNC ex C dil.) ma nel girone G, che per la composizione delle società partecipanti, tutte laziali, si può definire un girone regionale. Scrimmage importantissimo per i venafrani per un’ulteriore verifica dello stato di preparazione. Peccato che in questa occasione era assente, per motivi familiari, coach Arturo Mascio, ma sempre in contatto telefonico con il presidente Paolo Di Giovanni, presente sugli spalti, per informarsi sugli sviluppi dell’incontro. Al suo posto a condurre i giochi il validissimo assistant coach Luca Vettese, che purtroppo ha dovuto rinunciare all’impiego di Luciano Trentini, fermo in panchina per risentimenti muscolari.

Una gara vera e maschia per tutti i quaranta minuti. Per Venafro in campo: Mengoni, Alesse, Ferraro, Parlato ed Jelic. In rotazione Minchella con una fugace apparizione dei giovani Antonio Cardarelli e Cocozza. Seppur rimaneggiata, la Dynamic Venafro partiva subito con il piglio giusto, ma ben presto i cassinati di coach Raffaele Porfidia si portavano in vantaggio con ben 12 lunghezze. Chiudendo il primo quarto con il punteggio di 23 a 11. Nel secondo quarto si ristabiliva l’equilibrio in campo con i venafrani, in pieno recupero, che chiudevano alla sirena con un parziale di 26 a 13 a favore. Terzo quarto con parziale sempre a favore dei venafrani di 14 a 11. Ultimo quarto, intensissimo ma molto corretto secondo lo spirito amichevole, dove si lotta su ogni pallone e dove la voglia di vincere da parte di entrambe le squadre è altissima. Con Venafro, panchina corta, che tiene a distanza la BPF Basket Cassino di 5 lunghezze fino all’ultimo giro di lancette dove i cassinati superavano i venafrani portandosi sul 64 a 63. A seguire due fischi dubbi da parte degli arbitri, un non fischio su penetrazione di Mengoni ed un fischio a Confessore con fallo in attacco. Ultimi 4 secondi, rimessa di Venafro nella metà campo di Cassino, palla ad Alesse che insacca da 2 per il più 1 di Venafro. Punteggio finale BPF Basket Cassino 64 - Dynamic Venafro 65.

Per entrambe le squadre termina qui la fase precampionato.

Sabato 24 la BPF Basket Cassino esordirà fuori casa, nel campionato di Divisione Nazionale C – girone G, ospite degli universitari della Luiss Roma di coach Massimiliano Briscese.

Invece la Dynamic Venafro esordirà nel girone H, fra le mura amiche, domenica 25 ore 18,00, ospitando la Pallacanestro Città di Airola di coach Pierluigi Esposito.

Vincenzo Ferraro

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La Banca Etruria Venafro, amichevole con Pall. Benevento

Benevento, 11 settembre 2011

A poco meno di due settimane all'inizio del campionato di Divisione Nazionale C, la Banca Etruria Venafro ha fatto visita alla Pallacanestro Benevento per la disputa della seconda amichevole di precampionato.

Rispetto alla prima amichevole contro il Globo Isernia, questa seconda sgambata rappresentava per coach Arturo Mascio un test importante, in quanto la Pallacanestro Benevento fa parte dello stesso girone H.

La Banca Etruria Venafro si è presentata a Benevento con Augustin Mengoni, Andrea Alesse, Raffaele Minchella, Salvatore Parlato, Mitar Jelic, Luciano Trentini ed i giovani del vivaio venafrano: Enzo Cardarelli, Antonio Cardarelli, Salvatore Durante, Matteo Cocozza e Roberto Zeoli. Dagli effettivi mancavano Alessandro Brusello e Domenico Ferraro, quest'ultimo fermo precauzionalmente per un risentimento muscolare patito nella seduta di allenamento di venerdì sera, ma comunque presente sugli spalti da spettatore.

La partita da subito volgeva a favore dei venafrani. Finché, ad un certo punto, i beneventani, in evidente affanno, hanno iniziato ad intimorire gli ospiti, con un gioco duro al di là del consentito. Tanto è vero che coach Mascio a metà del secondo quarto decideva di chiudere lì l'incontro, in considerazione che tale andazzo stava snaturando lo spirito amichevole e poteva causare qualche infortunio ai propri giocatori. Decisione poi rientrata, ma le scintille in campo no! Nel prosieguo i beneventani, forti nel loro atteggiamento, hanno avuto il sopravvento sui venafrani portandosi in vantaggio con ben 18 punti di scarto.

A metà dell'ultimo quarto, per amor proprio e amor di gruppo, i venafrani sono ritornati a giocare. E piano piano macinando un bel gioco, con il sanguigno Parlato in penetrazioni e tiri dai 6,75, con il cecchino Alesse con tiri morbidi dai 6,75, con Mengoni e Minchella che dettavano i giochi, con Jelic e Trentini che si battevano nell'area pitturata, con l'apporto dei giovani Cocozza, Durante, Zeoli e la sfrontatezza dei gemelli Cardarelli, lo strappo veniva quasi del tutto ricucito. Chiudendo la partita con il punteggio di 79-74 a favore dei beneventani.

Il calendario prevede che giorno 2 ottobre la Banca Etruria Venafro affronterà ufficialmente, a Benevento nella seconda giornata di campionato, proprio la Pallacanestro Benevento. Ma quel giorno i giochi saranno sicuramente diversi.

Prossima amichevole, sabato 17 settembre, contro il Cassino inserita nel girone G sempre del campionato di Divisione Nazionale C.

Vincenzo Ferraro

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La Banca Etruria Venafro, amichevole con il Globo Isernia

Venafro, 7 settembre 2011

Dopo due settimane intense di dura preparazione, la prima sgambata, in amichevole, contro Il Globo Isernia che milita nel campionato di C reg. Abruzzo/Molise di coach Ciro Cardinale, ex di turno insieme a Roberto Berardi.

Occasione per verificare, da parte di coach Arturo Mascio, il lavoro fin qui svolto. In campo netta supremazia della Dynamic Venafro sia sotto il profilo atletico che tecnico. I venafrani, un pò impallati nelle gambe per i carichi sostenuti in questi giorni, non hanno avuto la fluidità e la rapidità per applicare al meglio gli schemi di gioco. Scrimmage importante, dicevamo per coach Mascio, per valutare l'apprendimento degli schemi provati nelle partitelle in famiglia. Test anche per i giocatori per conoscere le caratteristiche dei propri compagni, in quanto per alcuni è stata la prima occasione per giocare insieme. Il ricercare il timing, l'amalgama e l'affiatamento giusto per essere un gruppo coeso.

 

Vincenzo Ferraro

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La Banca Etruria Venafro, si ritempra

Venafro, 30 agosto 2011

Domenica scorsa, dopo una settimana di grande impegno e sacrificio fisico, i nostri ragazzi hanno trascorso insieme una giornata, lontani dal Pedemontana, diversa per riuscire a creare un bel gruppo anche a livello umano.

 

Mengoni al braciereIl presidente Di Giovanni con alcuni dirigentiMomento di aggregazione societaria per tutti. Cosa di meglio se non un pranzo rupestre nella campagna venafrana, all'ombra di un pergolato e di alberi d'alto fusto, per allentare la morsa della calura, trovare un pò di frescura e rinvigorirsi nel corpo e nella mente?

Una sbraciata è stata anche l'occasione per vedere all'opera, sotto altre vesti, il nostro gaucho Mengoni, che ha dato prova di maestria nell'arrostire carni e salsicce per tutti i commensali. Tutti hanno dato il loro contributo, in particolare le signore, che ci hanno deliziato con i propri manicaretti, preparati la sera prima, cucinati secondo radici culinarie diverse legate alla cultura popolare dei propri paesi d'origine. Sapori molisani, campani, laziali, siciliani ed argentini.

 

Foto di gruppoPresenti tutti i giocatori, eccezion fatta di Salvatore Parlato assente per impegni familiari. Nell'occasione, Mitar Jelic, l'ultimo arrivato, ha avuto modo di conoscere i dirigenti e i compagni di questa nuova stagione sportiva.

Ospite graditissimo Andrea Lepore. Nel corso del pranzo ci sono state due gradite visite di Ciro Cardinale, coach quest'anno al Globo di Isernia, che milita nel campionato C reg. Abruzzo/Molise, e di Antonio Cardinale in forza alla Mens Sana Campobasso nel campionato Divisione Nazionale B.

Tra una pietanza e l'altra cosa fare? Giochi di carte, una scala quaranta tra i giovani e giochi di prestigio da parte di Vincenzo Minchella e Domenico Ferraro a sfidarsi a chi era più bravo, mentre gli astanti attoniti cercavano di capire i trucchi. è volato anche qualche gavettone per rinfrescarsi, ma nel parlare del più e del meno l'argomento principe è stata la pallacanestro, ovviamente. Scambi di idee e di opinioni sul campionato, che ci accingiamo ad affrontare, la valutazione della qualità degli altri roster, le aspettative dei giocatori e dei loro genitori, i progetti in cantiere per offrire sempre di più ai nostri tesserati ed alla città di Venafro, al di là della pallacanestro, ma ad essa collegati. Il raccontarsi per conoscersi meglio. Sono state alcune ore di piacevole compagnia, un momento per stare insieme e sentirsi parte importante di una sola famiglia. La famiglia del Basket Venafro!

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

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La Banca Etruria Venafro con Mitar Jelic completa il roster

Venafro, 29 agosto 2011

Mitar JelicPresidente Paolo Di Giovanni"Mancava un ultimo tassello per completare il roster.” Queste le parole del Presidente Paolo Di Giovanni (in foto), che prosegue: “Sapevamo di essere corti nei cambi ed affrontare un campionato di Divisione Nazionale C girone H, che dagli addetti ai lavori è considerato come il più competitivo a livello nazionale, sarebbe stato un grande rischio per noi. Dopo attente valutazioni sia tecniche-atletiche che morali su alcuni giocatori la nostra scelta è ricaduta su un atleta di categoria Mitar Jelic a cui và il nostro benvenuto.”

Mitar Jelic (in foto), classe ’86, nativo di Podgorica (Montenegro), alto 200 cm. ruolo 4-5, ultima stagione al Delta Salerno (C Dil. – ex girone H), compagno di Salvatore Parlato. Giocatore di categoria che già da diversi anni milita in C Dil. con Porto S. Elpidio, Campobasso, L’Aquila ed ancora Phogas Campobasso.

Mitar Jelic già da questa mattina è a disposizione di coach Arturo Mascio per iniziare la preparazione atletica.

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

 


La Banca Etruria Venafro, annullata amichevole con Marino (Roma)

Venafro, 29 agosto 2011

L'amichevole prevista in data 1 settembre, ospiti del Gruppo Amida Marino (Roma), è annullata. La stessa verrà disputata in data da stabilirsi.

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

 


La Banca Etruria Venafro al lavoro

Venafro, 24 agosto 2011

Va a ritmi serrati la preparazione atletica della Banca Etruria Venafro. Manca poco più di un mese all'esordio del 25 settembre al Pedemontana contro la Pallacanestro Città di Airola.

Arturo MascioLuca VetteseQuesta torrida estate con temperature oltre i 35° gradi e con un tasso di umidità che sfiora il 70% di sicuro non aiuta gli atleti in questa fase preparatoria, ma i tempi son stretti e bisogna stringere i denti. Gran caldo almeno fino a martedì, colpa di questa "bolla africana" che sta innalzando le temperature. Il programma allenamenti, come stilato da coach Mascio e dal suo vice Vettese, si svolge con due sedute giornaliere. Giovedì, 1 settembre alle ore 19,00, è prevista una prima amichevole a Marino (Roma) ospiti del Gruppo Amida Marino di coach Gianclaudio Pennacchia, società neopromossa nel campionato di Divisione Nazionale C - girone G. Mercoledì, 7 settembre, seconda amichevole questa volta con l'A.S.D. Il Globo di Isernia, di coach Ciro Cardinale, che milita nel campionato C reg. Abruzzo/Molise. Domenica, 11 settembre, altra amichevole ancora da definire. Sabato, 17 settembre, ultima amichevole con la BPF Basket Cassino, di coach Raffaele Porfidia, anche questa società neopartecipante al campionato di Divisione Nazionale C - girone G. Questi scrimmage saranno utilissimi a coach Mascio per testare la tenuta fisica dei giocatori e l'assimilazione degli schemi partita, prima dell'esordio in campionato.

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

 


La Banca Etruria Venafro si raduna

Venafro, 23 agosto 2011

Ieri lunedì 22, alle 19,00 presso il palazzetto Pedemontana, la Banca Etruria Venafro si è radunata per dare corso al nuovo anno sportivo che la vede per il terzo anno consecutivo a partecipare al campionato di Divisione Nazionale C, ex C dil..

Clicca per guardare le fotoAlla presenza dei dirigenti, dello staff tecnico e dei giocatori, il Presidente Paolo Di Giovanni nel dare il benvenuto a tutti ha tenuto a sottolineare:"Siamo giunti fin qui con enormi sacrifici, ma è un onore per me, per la società e per la città di Venafro partecipare per il terzo anno consecutivo al Campionato di Divisione Nazionale C. La crisi economica, che tutti stiamo vivendo e ci attanaglia, ha decimato tantissime società sportive, che sono state costrette a chiudere i battenti. Ma Venafro no! Venafro c'è! Siamo orgogliosi di esserci, anche se con alcune difficoltà, le quali ci hanno indotto ad essere più parsimoniosi di quanto già lo eravamo. Il Basket Venafro non è puramente solo pallacanestro! Il Basket Venafro ha un'etica sportiva per cui è  nel sociale, è un'aggregazione di famiglie e di giovani. Noi vogliamo essere un esempio per la città di Venafro. A voi giocatori chiedo di essere un team dove ognuno si sacrifica per l'altro e tutti insieme possiamo raggiungere traguardi irraggiungibili che solo un team può raggiungere. L'anno trascorso ci ha visti alla settima posizione, eravamo una squadra e non un team ma se lo fossimo stati, mettendo da parte alcune individualità, per la qualità tecnica che avevamo certamente avremmo raggiunto una posizione più alta in classifica. Mi fermo qui e augurandovi buon lavoro vi affido al nostro coach Arturo Mascio ed al suo vice Luca Vettese per iniziare la preparazione fisica." Dopo alcune foto di rito il gruppo dei giocatori si è trasferito all'adiacente Stadio Comunale per gli esercizi fisici per poi proseguire di nuovo in palazzetto per una seduta di tiri a canestro.

 

Vincenzo Ferraro

Ufficio Stampa Basket Venafro

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Banca Etruria Venafro, primi movimenti di mercato

Prosegue il lavoro certosino di definizione del rooster per la società di pallacanestro Banca Etruria Venafro. Dopo le riconferme del fortissimo play, nonchè capocannoniere del girone G nella passata stagione, Augustin Mengoni e dei lunghi Domenico Ferraro e Luciano Trentini, il sodalizio del presidente Paolo Di Giovanni ha aggiunto due tasselli importanti e di assoluto valore al mosaico in costruzione. Si tratta dell’ala grande Salvatore Parlato, proveniente da un’ottima stagione nelle fila della Delta Salerno(C1-dilettanti) e della guardia di Rieti Andrea Alesse, lo scorso anno a Cosenza in C1 dilettanti, gradito ritorno nella città pentra con cui ha militato due stagioni orsono. Accanto a questi giocatori lo staff tecnico ha inteso riconfermare la massima fiducia ai prodotti del vivaio locale reduci da stagioni molto positive. Nella fattispecie riconfermato il play ancora non ventenne Raffaele Minchella e il lungo da mille battaglie,nonostante la giovanissima età Alessandro Brusello. Coach Mascio potrà poi contare sulla freschezza dei ragazzi delle giovanili. Tra questi il duo di gemelli terribili Antonio ed Enzo Cardarelli. Ma la società diretta dal D.S. Zaccardelli è alla ricerca anche di un valido 4, un duttile giocatore da mansioni sotto le plance e allo stesso tempo abile dal perimetro. L’ultimo colpo per chiudere il mercato e garantire anche per la stagione che dovrà venire un campionato di assoluto spessore. Cercando di ripetere la esaltante stagione appena conclusa e chiusa con i play off per la serie B, risultato mai raggiunto prima dai colori venafrani.

Sorbo Pasquale

responsabile rapporti con la stampa

 


La Banca Etruria Venafro firma Salvatore Parlato

La società Banca Etruria Venafro comunica di avere raggiunto l’accordo contrattuale con il giocatore Salvatore Parlato. L’atleta,nato nel 1986 ad Avellino, alto 197 cm, ha disputato l’ultimo campionato nelle fila della formazione del Delta Basket Salerno, nel girone H della serie C-Dilettanti. Ottima duttilità, grande precisione dal perimetro e buon rimbalzista, Parlato potrà essere utilizzato da coach Mascio nel ruolo di 3-4 garantendo un eccellente minutaggio e una buona media punti (16 nella stagione appena trascorsa) e una mano caldissima dalla linea dei 3 punti (44% di media). Parlato, nonostante i suoi 25 anni ancora da compiere, vanta una buona esperienza nella categoria. Per due anni consecutivi ha indossato la casacca di Nocera Inferiore (serie C-dilettanti) per poi approdare a Gragnano e salire di categoria (B2 girone D). L’anno successivo il ritorno alla C-dilettanti nella formazione del Benevento (girone F), per arrivare la scorsa stagione alla corte della società di Salerno. L’arrivo del cestista avellinese nel sodalizio di patron Paolo Di Giovanni giunge dopo la riconferma dell’ottimo Domenico Ferraro, lungo resosi utilissimo durante la seconda parte della stagione appena lasciata alle spalle. Intanto prosegue il lavoro di staff tecnico e dirigenziale per allestire una formazione di tutto rispetto che possa proseguire nella scia della passata annata, allorquando la Banca Etruria Venafro riuscì a raggiungere i play off per il salto di categoria in serie B. Risultato storico per i colori venafrani.

Sorbo Pasquale

responsabile rapporti con la stampa

 


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